a cura di Nicola Signorile - D. Danilo Stefanelli
Sorprendente Novecento. Onofrio Mangini, architetto
Sorprendente Novecento. Onofrio Mangini, architetto
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La mostra «Sorprendente Novecento» è dedicata alla lunga e intensa carriera d’architetto di Onofrio Mangini, nel centenario della nascita. Un maestro che ha segnato in maniera tanto significativa il paesaggio urbano della città capoluogo della Puglia, proiettandolo in un contesto internazionale di innovazione tecnologica e sperimentazione dei linguaggi. L’anticipo sui tempi di Bari è un tratto ricorrente dell’architettura di Mangini ed è ciò che ne ha fatto – insieme alla rara sua eleganza – una figura singolare, ribelle verso lo stile e autonoma dalle mode.
La mostra racconta l’esperienza professionale e artistica di Mangini attraverso l’esposizione di disegni, documentazioni fotografiche originali ed attuali, restituzioni tridimensionali, proiezioni e documenti. Un nutrito gruppo di studiosi e tecnici partecipa alla realizzazione di questo catalogo, con competenze diverse: dalle indagini storiche e critiche di Nicola Signorile, D. Danilo Stefanelli, Francesco Maggiore e Francesco P. Gismondi, agli approfondimenti teorici sul Moderno Murattiano di Lorenzo Netti (già docente di Disegno dell’architettura al Politecnico di Bari); dall’analisi di Mariella Annese (docente di Urbanistica al Politecnico di Bari) dell’attività di pianificazione svolta da Mangini con il Piano di Zona di Poggiofranco, alla riflessione sulla rappresentazione dell’architettura con l’inedito rilievo digitale della chiesa di S. Maria Maddalena, effettuato da Valentina Castagnolo e Anna Christiana Maiorano (docenti del Dipartimento ArCoD del Politecnico di Bari).
L’architetto e fotografo Nicola Cavallera (Barium Aps) ha realizzato le immagini per un reportage delle opere più significative. Il ricercatore Nicolò Montuori (Barium Aps) con Giuseppe Fraddosio (Università degli Studi di Bari) hanno curato il regesto revisionato delle opere. Davide Cascione (Collettivo La Volpe) ha curato la stampa 3D di dettagli di alcune opere mentre Michele Di Leone, per l’occasione, ha costruito un modello in legno del palazzo della Gazzetta del Mezzogiorno (purtroppo demolito).
Nel volume sono anche riproposti scritti dello stesso Onofrio Mangini, nonché di Bruno Barinci (sulla rivista di Bruno Zevi «Architettura. Cronaca e Storia»), del meridionalista Vittore Fiore, dello storico Francesco Moschini su BariAlto e del giornalista Alberto Selvaggi, autore di una intervista immaginaria allo stesso palazzo della «Gazzetta», in cui fu ambientato nel 1976 il film di Stelvio Massi «La legge violenta della squadra anticrimine».
ISBN: 9788867177882
Anno di pubblicazione: 2025
Pagine: 144
Illustrazioni: a colori
Formato: 23x23, brossura con alette
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