Filippo Casanova
La parola metafisica di Matteo Bonsante
La parola metafisica di Matteo Bonsante
Poesia, teatro, narrativa
Alla parola poetica è riconosciuta una carica creativa che ex nihilo tenta di raggiungere luoghi lontani, eterni nel loro essere parte integrante della natura che ci circonda. A questi mondi, a queste infinite possibilità guarda la poesia di Matteo Bonsante. Nel presente volume, l’opera analizzata e restituita al lettore da una prospettiva, quella sociologica, utile a rapportare elementi antipodali – vita e morte, interiorità ed esteriorità, storia ed eternità – rivela, in un linguaggio netto e preciso, la bellezza di un’esistenza, quella di Matteo Bonsante, protrattasi sia nelle discordanze del quotidiano (la storia), che nelle sfere dell’infinito.
Matteo Bonsante (1935) nasce a Polignano a Mare (Ba) e vive a Bari. È autore di sillogi poetiche: Bilico (1986), Ziqqurat (1996), Sigizie (1998), Poesie 1954-2004 (2004), Iridescenze (2007), Dismisure (2010), Lapislazzuli (2011) e Simmetrie (2013), di drammi: Caldarroste (1981), Dietro la porta (1984), Per solo donna (2004) e Le talpe sono in volo (2014) e di romanzi brevi: Una linea di fuga (2001) e Sperduto (2003).
Su YouTube si trova la raccolta di poesie: Bilico, recitata dallo stesso autore.
E anche il dramma Caldarroste, realizzato dalla RAI di Bari, con Tina Tempesta e Vito Signorile. Regia di Matteo Bonsante.
ISBN 9788867175673