La casa del sud
La casa del sud
Luigi Volpe
ISBN: 9788880828396
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Un calzolaio lucano, a costo di enormi sacrifici, fa studiare il figlio da medico e contemporaneamente costruisce per lui un casa destinata a diventare la sua abitazione e il suo studio professionale. Le due creature crescono in parallelo, lontane l’una dall’altra. Ma il loro incontro non si realizzerà mai a causa di una vicenda sentimentale tormentata tra il giovane e una ragazza di Bari, da lui conosciuta durante il corso di laurea.
La vicenda si sviluppa nel secondo dopoguerra del secolo scorso ed ha come sfondo la Lucania, una terra da sempre povera di sostanze materiali, ma ricca di tradizioni e cultura. Il titolo, La casa del sud, vuole evocare quel mondo fatto di saggezza popolare e di antiche credenze magiche e religiose messo in profonda crisi in primo luogo dal grande flusso migratorio nei Paesi europei e nelle regioni del Nord Italia della gente lucana nei primi decenni del secondo dopoguerra ma anche dall’ammodernamento delle strutture socio-economiche.
È appunto la dimensione storico-sociale la prima caratteristica del romanzo. I personaggi vivono agiscono pensano come gli uomini e le donne lucane di cinquanta – ma possiamo anche dire di cinquecento – anni fa, in un tempo fermo da secoli e simile a quello di Cristo si è fermato ad Eboli. Ed è proprio nella terra di confino di Carlo Levi che i personaggi sbarcano il lunario praticando le tecniche agricole elementari o gli umili mestieri tramandati dai loro padri, avendo una concezione di vita essenzialmente statica.
In questo scenario si inserisce la psicologia dei vari personaggi, in particolare del protagonista Berto, indeciso e pensoso sino allo sfinimento di fronte alle decisioni più importanti, ma anche del padre-poeta Giro, che si nutre di continue speranze e illusioni circa le sorti del figlio e la realizzazione della casa del sud.
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