Ceglie del Campo
Oggi piccolo quartiere della città metropolitana di Bari, Ceglie del Campo, in greco Kailia e in latino Caelia, era una delle più importanti e più grandi città della Peucezia. Il suo territorio si estendeva tra lama Picone a est e lama Fitta a ovest e comprendeva l’attuale territorio di Ceglie e buona parte del territorio di Carbonara. Era difesa da mura poderose lunghe ben cinque chilometri! Erano costituite da grandi blocchi di tufo alti più di un metro, squadrati e accostati senza uso di malta ed erano larghe cinque metri con un’altezza di più di tre metri! Sono giunte a noi fino agli inizi del Novecento, quando nel periodo fascista, per realizzare il lungomare di Bari con una grande colmata, furono utilizzati i grandi blocchi. Le mura avevano ben quattro porte, in corrispondenza dell’entrata e dell’uscita delle due strade che attraversavano la città.
Caelia, infatti, si trovava all’incrocio di importanti strade: una era la via che giungeva dal porto di Bari, l’attuale via Vaccarella che in città diventa via Giulio Petroni, e proseguiva per Taranto, passando da Monte Sannace; l’altra era l’antica via Minucia, che proveniva da Bitonto e dopo aver toccato Egnazia, conduceva nel periodo romano a Brindisi.La necropoli di Caelia è stata purtroppo depredata fin dal Seicento e i bellissimi vasi provenienti dalla Grecia o realizzati da artigiani locali, che essa ci ha restituito, oggi sono sparsi nei musei più importanti di tutto il mondo.
Rielaborazione grafica della cinta muraria dell’antica Caelia rispetto agli attuali centri abitati
Monte Sannace
Un’idea di come potesse essere una città peuceta può darcela la zona archeologica di Monte Sannace a 5 km da Gioia del Colle. Qui sorgeva una città peuceta di cui non si conosce il nome, ma che ha avuto nei secoli un’evoluzione molto simile alla città di Bari. A metà strada tra Taranto e Egnazia, era collegata tramite diverse strade con i centri più importanti della Peucezia. La città conobbe nel IV e III secolo un periodo di grande splendore. Le sue abitazioni sorgevano nella parte bassa e si sviluppavano lungo le strade. Nella parte alta vi erano gli edifici pubblici e le tombe aristocratiche. Tutta la città era protetta da poderose mura alte anche 5 metri. Nel II secolo la città fu abbandonata. Coperta da terra e vegetazione è giunta fino a noi che possiamo ammirare i suoi resti.
Monte Sannace, zona archeologica dell'abitato
Monte Sannace, acropoli
Monte Sannace, cinta muraria
Vaso peuceta