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Identità - incroci n. 32 - versione digitale

Identità - incroci n. 32 - versione digitale

n. 32 (luglio-dicembre 2015)

ISBN: 9788867172122


Tra i lasciti ereditati dal secolo letterario che ci stiamo lasciando alle spalle con insufficiente alacrità vi è il persistente conflitto tra la spinta a liberarsi della corporeità e il bisogno di terrestrità: da una parte l’aspirazione metafisica, lo scatto heideggeriano, la vertigine visionaria, dall’altra la vocazione ad abitare la storia, il diritto a una residencia en la tierra con tanto di territorialità fisica da cui succhiare linfa creativa e persino riconoscibilità stilistica. Poiché parteggiamo per il secondo comportamento, spesso malvisto come impoverimento ispirativo a causa di non pochi malintesi e non poche effettive cadute, a noi piace andare in cerca dello stigma identitario di uno scrittore e di una scrittura, annusare i confini fisici di una parola e di un testo, fino a intercettare gli ambiti e i loci in cui si esprimono e da cui traggono nutrimento, ragion d’essere, colore. Si scopre così che anche i poeti hanno un numero di casa e che, se la loro casa è al Nord dell’Italia, se ne può ricavare una qualche ‘linea’ importante, mentre per il Sud lo stesso fenomeno ‘residenziale’ appare discutibile. In ogni caso, bisogna chiarire che ogni identità concreta, al Nord come al Sud, a Est come a Ovest, per evitare di tradursi in chiusura, deve confrontarsi con altro da sé e mantenersi elastica, accogliente, disponibile alle mutazioni che ogni relazione vera comporta.

Anno di pubblicazione: 2015

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Incroci - Semestrale di letteratura

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