Se pure sono presenti tracce del Neolitico nei territori vicini, come Torre a Mare, Palese, Santa Candida nel quartiere Poggio Franco, per ricostruire la storia di Bari bisogna partire dalle tracce archeologiche rinvenute nella città vecchia. Quando si passeggia per i vicoli e le strade del centro storico non si può dimenticare che sotto i nostri piedi c’è tanta storia!
Percorrendo le vie della città vecchia il nostro sguardo cade ancora sulle strutture medioevali, dalle grandi chiese romaniche alle torri e alle corti, ma le sue tracce più antiche sono sotto i nostri passi.
Resti archeologici sotto la pavimentazione stradale
Foto d'epoca, scavo del 1912 di Michele Gervasio
Molti autori dell’antichità, da Strabone a Livio, da Orazio a Tacito, avevano parlato di Bari. Nei loro testi trapela il rapporto continuo di questa città con il mare e la sua appartenenza alla gente della Peucezia.
Gli scavi fatti all'inizio del Novecento posero le origini della città all'età del Bronzo. Infatti, all’inizio del II millennio a.C. l’uomo scoprì una lega costituita da due metalli, il rame e lo stagno. Il nuovo metallo dette il nome ad un importante periodo della preistoria: l’età del Bronzo.
Dopo lo scavo del Gervasio altri scavi si sono avuti nel corso del Novecento.